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6 IMPRESE SU 10 HANNO BISOGNO DI NUOVE LINEE DI CREDITO

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Indagine tra 2.400 aziende del mondo Confapi: il 35% si è visto aumentare i tassi di interesse


Confapi - Confederazione della Piccola e Media Industria privata che rappresenta oltre 90 mila PMI con oltre 900 mila dipendenti - ha promosso un'indagine conoscitiva sui temi legati al credito d’impresa. L'indagine nasce dalla necessità di raccogliere informazioni dal mondo delle piccole e medie imprese italiane sulla situazione finanziaria, sul rapporto banca e impresa, sulle forme di finanziamento adottate e sul tema particolarmente attuale e problematico dei ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese. Il campione dell’indagine in materia di credito risulta composto da circa 2400 imprese appartenenti al sistema Confapi e dislocate sull’intero territorio nazionale.

Rapporto banca - impresa
Il 56,7% degli imprenditori intervistati nel corso del 2014 ha avuto necessità di nuove linee di credito. Di questi, il 22,93% dichiara di aver ottenuto facilmente nuove linee di credito a fronte di un 10,19% che ha sì ottenuto nuove linee di credito, ma con difficoltà. Vi è poi un 12,1% degli intervistati che dichiara di aver ottenuto nuove linee di credito da parte di istituti bancari ma solo in parte. L’11,46% delle imprese non ha ottenuto liquidità.
Il 52,11% ha richiesto importi superiori ai 100.000 euro. Solo il 45% delle imprese che hanno chiesto nuove linee di credito ha ottenuto il 100% degli importi richiesti, la restante parte ha ottenuto nuove linee di credito ma in percentuale minore rispetto alla richiesta.
Principalmente, gli imprenditori hanno chiesto nuove linee di credito per finanziare investimenti materiali. E’ così per il 33,45% degli imprenditori intervistati. Ci sono anche imprese che hanno richiesto nuove linee di credito per lo smobilizzo di crediti (16,72%) e per il consolidamento del credito aziendale (16,03%). L’11,15% del campione intervistato ha richiesto nuove linee di credito per sopperire alla mancanza di liquidità in azienda, dovuta principalmente ai ritardi di pagamenti da parte di clienti privati.
Tra le varie tipologie di banche quella che maggiormente è stata vicina alle esigenze delle imprese risultano essere banche nazionali (45,86%); in percentuale minore, circa il 26% del campione, indica come tipologia di banche più vicina alle esigenze delle imprese banche locali di medie dimensioni. Il 10,83% degli imprenditori indica le banche di credito cooperativo e, infine, solo una percentuale residua di imprenditori indica “filiali di banche estere”. Il 16,56% degli intervistati dichiara che nessuna banca è stata particolarmente vicina all’impresa nell’attuale contesto di crisi.
Nel corso del 2014, il credito erogato alle imprese, non è ancora tornato a crescere. Da un lato, il debole andamento dell’attività produttiva può aver determinato una minore domanda di finanziamenti da parte delle imprese; dall’altro, nonostante gli evidenti segnali di distensione rispetto alla fase più acuta della crisi, i maggiori rischi di mercato e regolamentari cui sono sottoposte le banche hanno indotto sicuramente a concedere finanziamenti con maggiore cautela, richiedendo tassi di interesse e garanzie più elevate. A riguardo, il 35,29% delle imprese intervistate segnalano per il 2014 un aumento dei tassi di interesse e il 60,8% dichiara altresì un aumento dei costi accessori.

Rapporti con la Pubblica Amministrazione

Con la presente indagine CONFAPI ha voluto misurare le sofferenze delle imprese per i mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Circa un quinto del campione, il 18,83% delle imprese intervistate, vanta dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Di queste, il 44,8% vanta dei crediti inferiori a 50.000 € e il 31% dei crediti tra i 100.000 € e i 300.000 €. La maggior parte delle imprese intervistate (circa il 55%) non fa ricorso ad azioni legali per il recupero del credito.

Conclusioni
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi Confapi con la presente rilevazione, conferma come il perdurare della recessione economica continui a condizionare pesantemente un mercato del credito che, nel 2014, si è trovato ancora stretto fra un’offerta fortemente selettiva ed una debole intonazione della domanda. Condizionato dalla progressiva lievitazione dei crediti in sofferenza, l’accesso al credito per le piccole e medie imprese continua ad essere regolamentato da condizioni di prezzo applicato e da un eccesso di garanzie richieste che finiscono per penalizzare tutte le posizioni, non solo quelle maggiormente rischiose. Dall’indagine, infatti, emerge che un cospicuo numero di imprenditori, nel corso del 2014, ha avuto necessità di nuove linee di credito dovuto principalmente alla mancanza di liquidità per far fronte ad investimenti, allo smobilizzo dei crediti e al consolidamento dello stesso.

CONFAPI INDUSTRIA VENETO E’ IN PRIMA LINEA PER RISPONDERE ALLE NECESSITA’ DELLE IMPRESE IN MATERIA DI CREDITO GRAZIE AL PLAFOND DI 10 MILIONI DI EURO MESSI A DISPOSIZIONE DALL’ACCORDO CON FRIULADRIA

SCARICA IL TESTO COMPLETO DELL’INDAGINE SUL CREDITO DI CONFAPI


Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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