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«ASSOCIAZIONE FARO PER LA CRESCITA, SANA E SOSTENIBILE»

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Intervista al presidente di Confapi Padova Carlo Valerio in vista del 2017

«La competizione internazionale si vince con la consapevolezza dei mercati e con la preparazione del capitale umano, Confapi fornisce gli strumenti utili su entrambi i fronti. Per il 2017? Festeggeremo i primi 20 anni lanciando la nostra Scuola Padovana di Direzione Aziendale e la sede di Este». Sono queste le sfide lanciate dal presidente Carlo Valerio.

Presidente, siamo concreti e parliamo subito di soldi: quali sono le strategie di Confapi a favore delle Pmi per agevolare l’accesso al credito?
«Negli ultimi cinque anni gli impieghi destinati alle imprese del territorio sono crollati di cinque miliardi, al ritmo davvero sconfortante di un miliardo l’anno. L’azzeramento del credito concesso alle imprese da parte delle banche impedisce alle nostre piccole e medie imprese di mantenersi non solo competitive, ma addirittura operative sul mercato. A fronte di questa tendenza pensiamo che sia il caso di operare una vera e propria rivoluzione di prospettive nell’approccio al credito e di far fare un passo indietro al sistema dei consorzi fidi. Vedete, per troppi anni il sistema creditizio ha anteposto la ricerca di garanzie all’effettiva analisi dei fabbisogni dell’imprenditori. Ecco perché abbiamo deciso di dare all’Associazione un ruolo diretto e disintermediato di advisor finanziario attraverso Confapi Credit. Oggi possiamo affiancare le imprese non solo in un percorso di analisi consapevole dei fabbisogni finanziari, ma anche con la nostra capacità di progettare interventi finanziabili, proporre e ottenere risorse attraverso strumenti di credito agevolato. Analisi finanziaria, controllo di gestione e strumenti agevolati per il credito: i tre elementi, complementari e coordinati, della proposta Confapi Credit per le PMI di Confapi».
    
Un luogo comune vuole che le associazioni siano ormai sempre più legate al ruolo di semplici erogatori di servizi agli associati. È così?
«Non è così in Confapi, per quanto l’offerta di servizio abbia un’assoluta rilevanza strategica. L’Associazione deve essere prima di tutto utile. Abbiamo pertanto la responsabilità di offrire un’offerta di valore adeguata alle aspettative dei nostri associati. Il nostro strumento operativo, Veneto Più, è in grado di offrire strumenti in tutte le aree della gestione aziendale e della formazione professionale e manageriale. Veneto Più, per missione, gestisce contributi e strumenti per le imprese, non propone servizi a catalogo. Attraverso il suo operato, nel solo 2016, sono stati erogati quasi 4 milioni di euro di contributi a vario titolo tra le imprese del territorio. Un lavoro svolto con grande professionalità e a condizioni riservate agli associati che rendono Veneto Più lo strumento maggiormente competitivo sulla piazza padovana».

«Il servizio e l’assistenza alle imprese associate non devono comunque offuscare il ruolo di Confapi nella tutela degli interessi sociali e morali della categoria. Abbiamo lavorato intensamente, anche attraverso il nostro Centro Studi Fabbrica Padova, proponendo punti e “spunti” di vista, perché gli interessi delle imprese sono sempre un tutt’uno con quelli della società civile nella quale operano. Abbiamo quindi cercato di porre all’attenzione dell’opinione pubblica battaglie a cui sono legato anche personalmente, come quella per la semplificazione dei contratti, l’integrazione dei nuovi italiani nel ferreo rispetto delle regole, la necessità di poter contare su una classe di imprenditori altamente formata per comprendere e affrontare al meglio le sfide di domani».

A quest’ultimo punto a cui è legata la Scuola di direzione aziendale organizzata da Confapi, la cui seconda edizione si è da poco conclusa. Con che obiettivi avete iniziato questo percorso nel 2016?

«Essenzialmente uno: rafforzare la cultura manageriale nelle imprese. È l’unico modo per arrivare pronti alle sfide che ogni giorno lanciano i mercati internazionali. La società cambia più in fretta di quanto riusciamo a comprendere, per questo, con la collaborazione di Federmanager, vogliamo fornire gli strumenti per aiutare gli imprenditori a capire e anticipare i cambiamenti. Lo facciamo partendo dalla consapevolezza che le responsabilità degli imprenditori delle piccole e medie imprese sono numerose: oltre a disegnare l’avvenire dell’azienda e vivere consapevolmente le nuove sfide, è fondamentale saper organizzare sempre meglio l’impresa, conoscere il mercato nazionale e internazionale per valorizzare l’offerta, mantenere l’equilibrio economico e finanziario, eccellere nelle competenze manageriali. E non distinguiamo tra giovani e vecchi, perché per continuare a fare impresa bisogna affrontare sempre gli eventi con l’energia dei giovani, e ben venga se è anche temperata dall’esperienza: l’età di chi intraprende non può e non deve essere solo una categoria dell’anagrafe. Per questo proseguiremo l’esperienza anche nel 2017, ancora una volta totalmente gratuita e finanziata dalla Regione Veneto».

All’approccio manageriale proposto si lega anche la valorizzazione del Centro di studi statistici.
«Solo la conoscenza approfondita degli stati di fatto e l’analisi delle prospettive sono in grado di aiutare a costruire strategie di sviluppo. Oltre a ciò, per ogni imprenditore dev’essere un obbligo morale, oltre che una necessità di continua crescita personale, considerare il sapere, e non solo il saper fare, il vero patrimonio da preservare e far crescere. Se non sappiamo e capiamo in che mondo viviamo, cosa potremo proporre per continuare a sostenere e far prosperare le nostre imprese e con esse tutte le famiglie di collaboratori che vi sono legate? Per questo nel mio programma di insediamento avevo subito sottolineato quanto credessi nella valorizzazione di Fabbrica Padova, il nostro centro studi che è, da questo punto di vista, un autorevole riferimento anche a livello mediatico, in grado di fare opinione sul territorio. E sempre più dovrà esserlo in futuro».

Ha fatto spesso riferimento all’importanza di sfidare i mercati internazionali, rimanendo, però, radicati nel territorio.

«Il Veneto rappresenta da sempre uno dei principali fulcri del tessuto produttivo italiano. Assieme ai colleghi di Venezia, con cui condividiamo la presidenza di Confapi Veneto, abbiamo un obiettivo comune: implementare la nostra presenza nel territorio regionale ed essere più vicini possibile alle imprese che lo animano, attraverso i nostri presìdi locali. Nel corso del 2016 abbiamo promosso e sostenuto la ripartenza di Confapi a Treviso e nel 2017 inaugureremo il nostro ufficio a Este, che farà da punto di riferimento per tutta l’area della Bassa Padovana. Ci impegniamo per farlo perché vogliamo che tutte le aziende che applicano il contratto di Confapi possano trovare un valido interlocutore in grado di affiancarle. In ogni momento».

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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