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Audizione CONFAPI sulla Legge di Stabilità

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L'intervento del Direttore Generale Massimo Maria Amorosini presso le Commissioni congiunte

La nostra relazione per l’audizione sulla legge di stabilità (colgo l’occasione per ringraziare il Presidente della Commissione 5° Bilancio del Senato della Repubblica, onorevole Tonini, ed il Presidente della Commissione bilancio della Camera dei deputati, onorevole Boccia) presso le Commissioni congiunte, è nel solco delle azioni finora compiute per rappresentare al meglio le nostre piccole e medie imprese, consapevoli che siamo chiamati ad agire in un contesto nazionale e internazionale soggetto a cambiamenti repentini ed epocali allo stesso tempo.

Nel nostro intervento (qui il documento completo) abbiamo esaminato puntualmente il disegno di legge: condividendo, criticando, proponendo.

Approfondisco qui solo alcuni punti più rilevanti per la nostra rappresentanza.

Confapi apprezza molto lo sforzo che si sta compiendo per bloccare per tutto il 2016 il previsto aumento dell’Iva e delle accise ma allo stesso tempo non può non far paura lo spettro di un aumento di 3 punti percentuali delle aliquote a partire dal 2017.

Un tale aumento costituirebbe una riduzione nei consumi oltre che un sovraccarico economico per i consumatori finali a tutto danno delle imprese fornitrici dei beni o dei servizi.

A distanza di circa 3 anni, viene finalmente rivista la disposizione che prevedeva la valutazione tecnica della stima catastale includendo anche quei macchinari e impianti che caratterizzano la destinazione dell’immobile e che sono connotati anche dalla caratteristica dell’immobiliarità e stabilità nel tempo.

Ma non basta: vogliamo l’abolizione dell’IMU sui capannoni per consentire alle imprese di ridurre gli oneri fiscali e contributivi.

Le nostre industrie nel mondo. Positivi lo stanziamento di risorse per potenziare le attività dell’Agenzia ICE in relazione al Piano straordinario per il Made in Italy. Un potenziamento che deve però essere in gran parte orientato verso quelle attività che supportino veramente  il processo di internazionalizzazione delle PMI.

In particolare: risorse per la valorizzazione delle produzioni di nicchia e la tutela all’estero dei marchi, soprattutto a fronte dei numerosi fenomeni di contraffazione;  sostegno alle attività di formazione per favorire la penetrazione nei mercati esteri anche attraverso appositi  accordi   con   le   reti  di distribuzione che tengano conto delle specificità delle PMI; posizionamento all’estero delle PMI mediante iniziative promozionali realizzate attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher. Una best practise si è rivelata, per esempio l’iniziativa dei voucher per Export Manager che ha incontrato grande favore tra  le imprese italiane.

Quindi per valorizzare il Piano straordinario è imprescindibile  un maggior coinvolgimento delle Associazioni delle PMI nella fase in cui si stabilirà su quali attività concentrare gli stanziamenti previsti per l’anno 2016.

Sul tema lavoro, è apprezzabile la proroga della decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato ma pesa  la riduzione dell’agevolazione rispetto al passato: sia in termini di lunghezza del periodo di validità (da 3 a 2 anni)  sia sul massimale di esonero ammesso  (dagli 8.060€ l’anno per il 2015 aii 3.250€  nel 2016.  Per non dire che l’esonero non si applica ai contratti di apprendistato e di lavoro domestico né  per l’assunzione di lavoratori occupati nei sei mesi precedenti o che abbiano già usufruito del beneficio. Per di più resterà comunque non cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote contributive previste dalla legislazione vigente.

Noi abbiamo anche  proposto che, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ai datori di lavoro che effettuino le assunzioni di soggetti svantaggiati e molto svantaggiati sia riconosciuto l’esonero totale dei contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi dovuti all’INPS, INAIL e ad ogni altro istituto o ente pubblico previdenziale.

Legalità e bene comune. Proponiamo la costituzione di un Fondo di natura immobiliare nel quale far confluire i beni confiscati alla criminalità organizzata e che dovrebbe essere utilizzato, attraverso il canale dei Confidi, per garantire finanziamenti alle piccole e medie imprese.

Ammortamento beni strumentali.  Si risparmierà, in termini di deducibilità fiscale (fino al 140% del valore)  per l’acquisto di beni strumentali, agevolazione estendibile fino a tutto il 2016 PMI. Sarebbe molto importante riuscire a prorogare questa misura a tutti gli investimenti effettuati anche nel corso del 2017.

Va però rilevato che l’agevolazione spetterà soltanto ai fini delle imposte sui redditi e non sull’IRAP e che, al fine di incentivare sin da subito gli investimenti, sarebbe auspicabile anticipare la misura a mezzo della decretazione di urgenza senza così dover attendere l’iter di approvazione della legge di Stabilità.

Questi sono soltanto alcuni dei temi trattati e delle proposte elaborato. E’ importante però sottolineare che il nostro documento simbolicamente riassume molte delle nostre battaglie e istanze.

Ci auguriamo che tali momenti di sereno e costruttivo confronto si moltiplichino e che le aule parlamentari sappiano ascoltare e recepire le istanze di un mondo, come il nostro, che è pronto a raccogliere le sfide per tirarci fuori dalle secche e tornare a navigare in mare aperto.

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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