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BICHELLI: «NEL 2015 ABBIAMO RADDOPPIATO LE AZIENDE ISCRITTE A FONDAPI. VI SPIEGO COME CI SIAMO RIUSCITI»

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Intervista esclusiva di Confapi Padova a Mauro Bichelli, direttore Fondapi - Fondo pensione per i lavoratori della piccola e media industria che applicano il contratto Confapi - Cgil Cisl Uil. «Aderire al Fondo significa concepire in modo nuovo il risparmio pensionistico, risparmiare oggi per contare su maggiori risorse domani e proteggersi nel momento in cui ci si potrà basare solo sulla propria pensione».

Direttore, partiamo da una domanda preliminare: presenti Fondapi a chi non lo conosce.

«E’ il Fondo pensione istituito nel ’98 dalle aziende e dai sindacati e riservato ai lavoratori delle piccole e medie imprese che applicano il contratto Confapi - Cgil Cisl Uil nei settori Metalmeccanico, Chimico, Tessile, Grafico, Alimentare, Edile, Informatico, Laterizi e cemento, Lapidei, Servizi alle imprese, Calce e gesso. È un’associazione autonoma a esclusivo servizio degli iscritti, senza fine di lucro: il suo obiettivo è garantire a chi aderisce una pensione complementare a quella pubblica».

Il 2015 ha segnato un’inversione di tendenza nell’andamento delle adesioni, passando da 36.228 a 43.178 iscritti con un incremento di quasi il 20%. Quale le ragioni di questo incremento?

«Questa forte inversione di tendenza dopo diversi anni di diminuzione delle adesioni è dovuta in gran parte alle adesioni contrattuali del settore edile che, a far data da gennaio 2015 - anche se gli accordi contrattuali sono stati siglati a ridosso del finire del 2014 e quindi la macchina operativa si è mossa in progressione nell’anno - ha segnato l’ingresso di ben 8.700 nuovi iscritti nell’anno appena trascorso. Numeri che tuttavia sono ancora molto lontani dal dato obiettivo visto che l’Inps conta circa 65.000 lavoratori assoggettati al contratto edile pmi. Ma il dato più rilevante è un altro: nel corso del 2015 si è passati da 5.760 aziende contribuenti a 11.112 aziende contribuenti con una crescita del 93%. Di queste, solo 3.080 circa sono del settore edile, quasi 2.300 sono aziende di nuova generazione.  Sono due i motivi di questo risultato: il primo motivo è che da quasi due anni abbiamo razionalizzato l’interlocuzione con le aziende che parlano direttamente  con lo staff interno del Fondo. I lavoratori si rivolgono al centralino qualificato presso il Service che legge il percorso delle pratiche individuali nella linea di processo con tutti i documenti digitalizzati: questo ha permesso di aumentare del 35% la capacità di risposta. Il secondo motivo è il  rasserenamento del clima a livello nazionale e territoriale del rapporto tra le parti sociali».

Quale sono i settori più rappresentati all’interno di Fondapi?

«Se ci riferiamo alle aziende la segmentazione settoriale è mutata radicalmente: il settore meccanico pesa ora per il 53% circa (circa il 71% al 31 dicembre 2014), l’edile per il 28% circa (poco più dell’1% al 31 dicembre 2014), il chimico al 7%, il tessile a poco meno del 4%, e i contratti grafico servizi e alimentari sotto il 2.5%, seguono gli altri. Il settore tessile è in maggiore espansione rispetto alla media dei contratti e, dal punto di vista geografico, le sorprese più interessanti vengono dal Friuli Venezia Giulia e dalla Puglia (+53% e +69%), anche se su basi associative ancora residuali rispetto alle regioni macro: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Il tessuto imprenditoriale associato a Fondapi comincia ad arricchirsi di più colori e, se tutti sapranno condurre una efficace azione di penetrazione e conoscenza, negli anni a venire se ne vedranno ancora di più».

Quali sono i comparti d’investimento offerti da Fondapi?

«Fondapi offre tre comparti di investimento - denominati “Prudente”, “Garanzia” e Crescita” - che si caratterizzano per la differente composizione di obbligazioni e azioni. La scelta del comparto è a insindacabile discrezione del lavoratore, che è libero di cambiarlo ogni mese. Nello specifico, Prudente è il comparto che viene consigliato ai lavoratori che hanno un orizzonte pensionistico a medio termine (10-15 anni) e si basa su un patrimonio di 500 milioni di euro; Garanzia è suggerito ai lavoratori più vicini alla pensione per cercare di cristallizzare in modo più efficace i montanti contributivi maturati e conta un patrimonio di 90 milioni di euro; Crescita è il comparto destinato principalmente, ma non esclusivamente, ai lavoratori più giovani, con un patrimonio di 40 milioni di euro. Ci piace sottolineare che, in occasione degli Insurance e Previdenza Awards 2015 di Milano Finanza - la cerimonia per la premiazione delle aziende e dei personaggi protagonisti del mondo assicurativo e previdenziale - è stato assegnato a Fondapi il premio Tripla A nella categoria Fondi Pensione Negoziali per il comparto Crescita».

Cosa significa aderire a un fondo pensione oggi?

«Essenzialmente concepire in modo nuovo il risparmio pensionistico, risparmiare oggi per contare su maggiori risorse domani e proteggersi nel momento in cui ci si potrà basare solo sulla propria pensione. Il lavoratore, oltre a versare il TFR a Fondapi, ha la facoltà di versare anche il contributo a suo carico (orientativamente pari all’1,20% della sua retribuzione). Se effettua questa scelta beneficerà del versamento di un altro contributo a carico dell’azienda che altrimenti non avrebbe. Tenete presente inoltre che i comparti di investimento di Fondapi hanno rendimenti storicamente più elevati del TFR in azienda; questo per i lavoratori. Per le aziende concentrare su un unico interlocutore qualificato gli adempimenti contributivi è un vantaggio organizzativo indubbio».

Aderire comporta anche vantaggi di tipo fiscale?

«Chi aderisce gode di un regime fiscale decisamente conveniente sia in fase di accumulo delle somme (deducibilità fiscale dei contributi) sia in fase di liquidazione e, in costanza di rapporto di lavoro, può richiedere anticipazioni. E se il rapporto di lavoro cessa può ottenere il riscatto delle somme maturate. I contributi versati a Fondapi sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro l’anno (nella somma rientrano tutte le contribuzioni versate a Fondapi ad eccezione delle somme a titolo di TFR). Inoltre c’è una minore tassazione sui rendimenti: la tassazione è pari al 20% (ma al 12,50% per i titoli di Stato) rispetto al 26% degli altri prodotti finanziari. E per le somme accumulate dal 1 gennaio 2007 in poi la tassazione delle prestazioni è pari al 15% che, negli anni, può ridursi in alcuni casi fino al 9%».

Per saperne di più su Fondapi

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it


 
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