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CONFAPI ANIEM, CONFAPI GIOVANI E UNIONTESSILE CONFAPI: ELETTI I PRESIDENTI

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Sono rispettivamente Giorgio Delpiano, Eustachio Papapietro e Alberto Russo. Le congratulazioni di Confapi Padova e l'in bocca al lupo per il lavoro che li attende.

 

Il Consiglio nazionale di Confapi Aniem, Unione nazionale delle imprese edili manifatturiere e settori affini del sistema Confapi, ha eletto all'unanimità come presidente Giorgio Delpiano.
Delpiano, 59 anni, cagliaritano, è imprenditore edile di terza generazione con l’Impresa Delpiano che opera nel settore pubblico e privato. Oltre a essere presidente di Confapi Sardegna, è consigliere della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, membro del CdA Sogaer (la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari) nonché presidente di Edilcassa Sardegna.
«Ringrazio tutti i componenti del Consiglio Nazionale di Confapi Aniem che hanno sostenuto la mia elezione – il commento di Delpiano – , ringrazio il presidente uscente, Rocco Di Giuseppe, per il lavoro svolto in un periodo estremamente complicato. È questo un incarico che accolgo con molto orgoglio e che arriva dopo un grande impegno che ho portato avanti da vicepresidente di categoria in passato. Oggi – ha aggiunto - ci apprestiamo a lavorare con un’Unione di categoria rafforzata e cresciuta molto in questi ultimi anni. Aniem rappresenta e deve rappresentare sempre di più tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud. Stiamo affrontando un periodo complicato scandito da grandi cambiamenti per un settore che ha avuto certamente una forte ripartenza grazie ai bonus, trainando l'economia del Paese nel post pandemia, ma che oggi ne sconta le grosse criticità con più svantaggi che benefici. Nel prossimo triennio ci impegneremo a lavorare su questo, sul Codice degli appalti e sul sistema della bilateralità in edilizia che va rafforzato e ammodernato. Dobbiamo stare al passo con i tempi – ha aggiunto Delpiano -, in una società dove i cambiamenti avvengono in modo estremamente veloce. Dobbiamo condividere la visione che ha portato Confapi a diventare la principale e autorevole rappresentanza del mondo produttivo della piccola e media industria privata italiana, cuore del tessuto produttivo del nostro Paese. Aniem incarna questa peculiarità. Ci impegneremo quindi per renderla ancora di più l’unica e vera rappresentanza della categoria edile della piccola e media industria italiana».

L'assemblea dei Giovani imprenditori di Confapi, riunitasi a Roma, ha eletto Eustachio Papapietro alla presidenza del gruppo per il triennio 2023-2026. Prende il posto di Luca Adinolfi.
Classe 1984, lucano, Eustachio Papapietro, 10 anni fa, lascia l’impresa di famiglia che si occupa di impiantistica industriale e fonda il Gruppo Solida. Un insieme di aziende con sede a Matera che opera con varie specializzazioni nei settori ICT, servizi avanzati ed energie rinnovabili. Il Gruppo Solida si compone di 5 realtà che insieme impegnano quasi 150 dipendenti con un fatturato complessivo al 2022 di circa 12 mln. Eletto vicepresidente del gruppo nazionale dei Giovani imprenditori di Confapi a gennaio del 2021, da luglio 2019 ricopre le cariche di Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera e di componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione.
«Voglio ringraziare Luca Adinolfi per il grande lavoro svolto – ha commentato Papapietro -, tutti coloro che mi hanno sostenuto e l’intera Confapi che da sempre porta avanti le istanze della piccola e media industria privata. Sono felice di rappresentare un pezzo importante di quelle forze giovani, vive e coraggiose che nel fare impresa, da sempre, scrivono da sempre pagine importanti della storia di questo nostro Paese. Un tema fondamentale emerso in Giunta – ha aggiunto Eustachio Papapietro - su cui vogliamo costruire proposte, riguarda la produttività delle nostre imprese. L’Italia, oggi, è il Paese dell’euro che ha guadagnato più competitività internazionale dal 2019. Ma questo aumento di competitività è soprattutto il frutto di un più forte contenimento dei salari e dei profitti rispetto a quasi tutte le altre economie. Questo sforzo, dunque, è sulle spalle delle imprese e dei lavoratori. Perché, per aumentare la produttività, abbiamo abbassato il potere d’acquisto dei salari - quindi con effetti negativi sul mercato interno - e abbiamo ridotto i profitti in azienda, quindi meno opportunità di investire su due pilastri oggi fondamentali: digitalizzazione e innovazione. Per riequilibrare questi scompensi serve condividere con i nostri collaboratori i risultati che si ottengono, con più salari legati al risultato, con meno imposte e meno contributi sugli straordinari», ha concluso.

Il Consiglio nazionale di Uniontessile Confapi, Unione nazionale delle industrie tessili manifatturiere e settori affini del sistema Confapi, riunitosi a Roma, ha rieletto come presidente Alberto Russo, confermandolo alla guida della categoria per il secondo mandato consecutivo.
Russo, 52 anni, torinese, è imprenditore tessile di prima generazione e socio unico della LEVA S.p.A., che opera prevalentemente nel settore Automotive con un fatturato consolidato di circa 25 mln di euro e 350 addetti su 3 stabilimenti produttivi: Tunisia, Ungheria e Italia, in particolare Grugliasco (TO) dove la LEVA ha recentemente acquisito l’ex Stabilimento della Pininfarina da 50.000mq. Oltre ad essere Vice-Presidente di API Torino è anche Presidente di Uniontessile Torino.
«Ringrazio tutti i componenti del Consiglio Nazionale di Uniontessile Confapi che mi hanno rinnovato la loro fiducia – il commento di Russo – dando in questo modo continuità al lavoro svolto insieme in un periodo che, ancora oggi, è estremamente complicato. Un lavoro iniziato nello scorso triennio – ha aggiunto – che oggi ci consegna un’Unione di categoria rafforzata e ancora in crescita. Uniontessile rappresenta e deve rappresentare sempre di più tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud, soprattutto per affrontare le sfide della transizione energetica e digitale per il nostro settore”. “Il tessile-moda è un comparto importante del nostro Made in Italy – ha ribadito Russo – seppur con numerose criticità, tra cui la tracciabilità dei prodotti e delle materie prime, il fenomeno della contraffazione e le pressioni competitive dei Paesi emergenti”. “Nel prossimo triennio – ha affermato Russo - ci impegneremo a lavorare su questo, sul nuovo CCNL e anche sui Tavoli istituzionali che ci coinvolgono, in primis quello del Mimit”. “Continueremo ad impegnarci per la valorizzazione delle nostre eccellenze, e per sostenere tutte le piccole e medie industrie del nostro comparto».

 

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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