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CONFAPI PADOVA: «L’INGRESSO DI PSA INTERMODAL ITALY IN INTERPORTO È UNA SCELTA STRATEGICA: SI GUADAGNA COMPETITIVITÀ»

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Franco Pasqualetti (vicepresidente Confapi Padova ed ex presidente di Interporto): «Chi parla di perdita di un asset padovano non conosce la logistica. Il traffico lo determinano i grandi operatori globali: con Psa, Padova diventa un hub ancora più centrale».

 

Confapi Padova interviene nel dibattito politico che in queste ore sta accompagnando l’ingresso di Psa Intermodal Italy nella nuova società che gestirà il terminal intermodale dell’Interporto. Una scelta che, secondo l’Associazione delle piccole e medie imprese, rappresenta un passaggio strategico per il futuro della logistica padovana e dell’intero Triveneto.

A prendere posizione è Franco Pasqualetti, vicepresidente di Confapi Padova ed ex presidente di Interporto, che conosce nel dettaglio la struttura e il suo ruolo nei traffici internazionali. «In queste ore - afferma Pasqualetti - leggiamo dichiarazioni che parlano di “perdita dell’asset padovano”. È una visione profondamente sbagliata. Ed è sbagliata sin dalle premesse, perché l’Interporto di Padova non è solo l’Interporto di Padova: è l’Interporto del Triveneto. Da qui arrivano e partono i container diretti ai principali porti italiani – La Spezia, Genova, Livorno, Trieste, Venezia, Gioia Tauro – e da qui si muovono le merci che alimentano l’economia di tutto il Nordest».

Un punto va focalizzato: la competitività dipende dal traffico, e il traffico lo portano i grandi player globali. «Un terminal può essere efficiente quanto vuole, ma senza i grandi operatori internazionali non genera traffico. Sono i gruppi come Psa a decidere dove far arrivare i container. Se Psa diventa gestore insieme a Interporto, è naturale che una quota crescente dei flussi passerà da Padova, rafforzando il ruolo del nostro territorio nei corridoi europei. Psa - prosegue il vicepresidente dell’Associazione delle piccole e medie imprese - è un leader mondiale che movimenta milioni di container. Il fatto che scelga Padova come punto di riferimento è un vantaggio enorme: significa più traffico, più competitività, più opportunità per le imprese del territorio. Chi sostiene che il pubblico perda il controllo non conosce la struttura dell’operazione: Interporto manterrà una quota significativa e continuerà a gestire il patrimonio immobiliare e lo sviluppo della zona industriale».

Confapi Padova invita a superare la contrapposizione politica e a guardare ai prossimi dieci anni, non alle prossime 24 ore. «Il rischio vero non è aprire ai grandi operatori internazionali, ma restare fuori dai flussi globali. Se Padova non coglie questa opportunità, nel giro di pochi anni potrebbe essere marginalizzata rispetto ai principali corridoi logistici europei. L’ingresso di Psa - conclude Pasqualetti - non è una cessione, ma un investimento strategico. Porta competenze, capitali, traffico e nuove prospettive di sviluppo. Le nostre imprese, che vivono di export, hanno bisogno di un Interporto forte, connesso e competitivo. Questa operazione va esattamente in quella direzione».

 

Nella foto il vicepresidente di Confapi Padova Franco Pasqualetti

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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