Diventa Socio
Iscriviti alla Newsletter
Iscriviti alla Newsletter
Ritorna a Confapi Padova

Coronavirus, tra rischio e psicosi: per le imprese padovane quello cinese è un mercato da oltre 224 milioni di euro

coronavirus.jpg

CONFAPI: «POTRÀ LASCIARE IL SEGNO PER UN PAIO DI TRIMESTRI, MA NON DOBBIAMO FARCI SPAVENTARE»

Quello cinese è il primo mercato di sbocco in Asia per le imprese del territorio, con un ruolo di primo piano per i prodotti meccanici e una previsione di crescita costante per i prossimi anni. Il precedente della Sars rincuora: all’epoca non ci furono ripercussioni per la nostra economia. L’analisi del presidente Carlo Valerio: «Prudenza nelle analisi, ma crediamo che l’effetto sarà transitorio. E i magazzini delle aziende che esportano sono attrezzati per far fronte a eventuali ritardi».

La preoccupazione c’è, gli imprenditori che esportano in Cina osservano con timore le immagini delle città paralizzate dal pericolo Coronavirus. Ma quali sono le cifre attuali dell’export del territorio verso la Cina e quali gli scenari più prossimi? Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha incrociato i dati messi a disposizione dalla Camera di commercio con le stime di Sace sui prossimi anni. Ebbene, il totale delle esportazioni delle imprese della provincia verso la Cina nel 2018 - ultimo anno al momento considerabile nella sua interezza - ha superato i 189,241 milioni di euro, con un +2,4% rispetto ai 184,893 del 2017. È il 13° Stato verso cui le imprese padovane esportano di più, ma sale all’ottavo posto se si prendono in esame i prodotti meccanici e al primo se ci si focalizza sulle esportazioni totali verso l’Asia. A livello nazionale, prima dell’esplosione del virus, era atteso un incremento delle esportazioni verso Pechino a un tasso medio dell’8,8% tra il 2019 e il 2021: è quindi possibile stimare che già al termine del 2020 si potrebbero superare i 224 milioni di euro di export padovano e i 243 nel 2021. Un mercato, dunque, in crescita impetuosa, fino a rappresentare l’1,9% delle esportazioni locali, primo sbocco di destinazione con un’incidenza del 15,1% sul continente asiatico. Ma quanto influirà il Coronavirus su queste proiezioni?

«Una certa prudenza nelle previsioni è necessaria, ma quando il Coronavirus sarà stato arginato crediamo che inciderà solo con un effetto transitorio e che potrà lasciare il segno su uno o due trimestri, non di più», è la considerazione di Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova. «A riguardo, può essere utile considerare cosa accadde con la Sars, pur tenendo presente come in diciassette anni di globalizzazione molto sia cambiato su scala internazionale e come la Cina abbia acquisito un ruolo che prima non aveva, diventando molto più importante per l’economia mondiale: all’epoca le ripercussioni furono minime, siamo convinti che sarà ancora così. E l’impressione è che viviamo davvero in una società globale assai fragile, se le borse e gli animi crollano per un’influenza: bisognerebbe forse formulare qualche riflessione in merito, l’intero mondo dovrebbe farla».

Se al momento dell’epidemia Sars, nel 2003, la Cina rappresentava il 4,2% dell’economia mondiale e contribuiva per il 18% alla crescita del Pil mondiale, nel 2018 la sua quota di Pil globale è salita al 15,8%, con il 35% della crescita globale targato Pechino. Resta il fatto che la Sars - virus che presentava una mortalità tripla e non fu affrontato con la determinazione dimostrata in questi giorni dalle autorità cinesi - costò un calo tra l’1 e il 2% al Pil di quel Paese. Ma, per quanto riguardava le esportazioni padovane dell’epoca, va detto che non ne risentirono, anzi continuarono a crescere, passando dai 42,1 milioni del 2002 ai 58,7 del 2003 e ai 69,4 del 2004, con una tendenza positiva costante. Oggi, uno dei settori più a rischio è quello turistico, perché i turisti cinesi sono al quarto posto per le presenze in Italia, e in Veneto nel 2018 sono giunti in più di un milione: se scendessero ipoteticamente a zero sarebbe un duro colpo. Per quanto riguarda invece i 189 milioni delle esportazioni padovane del 2018, la quota principale ha riguardato i prodotti meccanici (106,394 milioni, a cui aggiungere 9,049 milioni di macchine per l’agricoltura, con un peso considerevole anche per gli strumenti medicali e l’occhialeria, pari a 25,069 milioni, e per i prodotti in gomma, plastica e minerali, pari a 12,441).

«Oggi diciamo con forza che non è il caso di lasciarci spaventare: se non si può escludere il rischio di una ripercussione in Europa, i magazzini delle imprese venete sono certamente in grado di sopportare un rallentamento di qualche settimana nelle spedizioni», aggiunge Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova, che lo scorso settembre ha guidato una delegazione di imprenditori di Unionmeccanica Confapi in una missione commerciale a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan. «Quello cinese è un mercato interno in continua crescita, che ogni anno si arricchisce di decine di milioni di nuovi consumatori, e le cui necessità e i cui fabbisogni tecnici e tecnologici si sposano con le caratteristiche e le peculiarità del tessuto manifatturiero del Nord Est, come attestano gli ultimi vent’anni di progressivo aumento nell’interscambio commerciale. È obbligatorio mantenere e accrescere la nostra presenza in Cina e lo affermiamo con ancor più vigore oggi, respingendo ogni allarmismo».

Ecco come i media hanno ripreso lo studio di Fabbrica Padova:

CORONAVIRUS, IMPRESE TRA RISCHIO E PSICOSI - PRIMUS INTER PARES, TV7 TRIVENETA, 5 FEBBRAIO 2020 (DAL MINUTO 15'30")

CORONAVIRUS, ALBERTO GASPARINI AL TG1: NOI IMPRENDITORI SIAMO PREOCCUPATI - CONFAPI.ORG, 4 FEBBRAIO 2020

CORONAVIRUS, TRA RISCHIO E PSICOSI: PER LE IMPRESE PADOVANE IL MERCATO CINESE VALE 224 MILIONI DI EURO - PADOVAOGGI, 3 FEBBRAIO 2020

CORONAVIRUS, CONFAPI PADOVA: GRANDE TUTELA, MA CONFIDIAMO IN RAPIDA RIPRESA EXPORT - CONFAPI.ORG, 3 FEBBRAIO 2020

AZIENDE PADOVANE: NEL 2018 ESPORTAZIONI PER 189 MILIONI DI EURO - IL GAZZETTINO DI PADOVA (PRIMA PAGINA E PAG. 10), 1 FEBBRAIO 2020

"A RISCHIO UN MAXI MERCATO DA 224 MILIONI" - IL MATTINO DI PADOVA, 1 FEBBRAIO 2020

CORONAVIRUS, TRA RISCHIO E PSICOSI: PER LE IMPRESE PADOVANE QUELLO CINESE È UN MERCATO DA OLTRE 224 MILIONI DI EURO - LA DIFESA DEL POPOLO 31 GENNAIO 2020

"MERCATO CINESE VALE 224 MILIONI: EVITARE PSICOSI CORONAVIRUS" - VVOX, 31 GENNAIO 2020

VIRUS CINA: CONFAPI PADOVA, QUELLO CINESE E' UN MERCATO DA OLTRE 224 MILIONI - LIBERO QUOTIDIANO 31 GENNAIO 2020

VIRUS CINA: CONFAPI PADOVA, QUELLO CINESE E' UN MERCATO DA OLTRE 224 MILIONI - PADOVANEWS, 31 GENNAIO 2020

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

 

Condividi su
Stampa Stampa Coronavirus, tra rischio e psicosi: per le imprese padovane quello cinese è un mercato da oltre 224 milioni di euro

RESTA AGGIORNATO,

Iscriviti alla newsletter