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DA LUNEDÌ LA STRETTA: VENETO IN ZONA GIALLA A NATALE E CAPODANNO

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Intanto il Governo ha deciso per il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino a marzo

 

«Stiamo attraversando una fase acuta, gli ingressi in ospedale superano le dimissioni e non abbiamo segnali di un’inversione di tendenza nel breve periodo. A oggi, però, non abbiamo proiezioni di zona rossa. Se il problema è quello delle vacanze natalizie, prenotate senza problemi». Sono le parole del presidente della Regione Luca Zaia, che, in un punto stampa convocato d’urgenza ha inizio settimana ha confermato quanto si temeva: «Il Natale sarà giallo e sarà così anche a Capodanno, poi se continua a crescere sarà arancione. Al momento non c'è nessuna previsione del genere, ma bisogna lavorare tutti con attenzione e prevenzione».

Al riguardo, il report epidemiologico a lunedì 13 dicembre documenta 1.052 ricoveri Covid - 136 in terapia intensiva (+3), 916 in area medica (+22) - e dieci decessi che elevano a 12.065 il bilancio delle vittime; 2.096 i nuovi casi, un valore dimezzato rispetto ai giorni precedenti, condizionato però dall’abituale rallentamento del testing nello scorso fine settimana. Facendo il punto sulla campagna vaccinale nella sua regione il governatore si è detto soddisfatto: «Sui vaccini abbiamo parametri assolutamente incoraggianti: siamo a 86,6%, andiamo verso l'87% di copertura vaccinale della popolazione over 12».

Intanto sempre lunedì ha preso avvio la campagna vaccinale di bimbi e ragazzini tra i 5 e gli 11 anni, circa trecentomila in Veneto: la prenotazione potrà avvenire solo a compimento del quinto anno, in ambulatorio su chiamata del pediatra oppure, tramite il portale della Regione, nelle linee riservate degli hub.

LE RESTRIZIONI IN ZONA GIALLA

Ma quali restrizioni comporterà il cambiamento di colore? Di fatto, l’obbligo di mascherina esteso all’aperto, il limite delle tre persone in auto (tutte mascherate, con i due passeggeri seduti nei posti posteriori: ovviamente la limitazione decade tra conviventi) e il divieto di superare le quattro presenze ai tavoli di bar e ristoranti eccezion fatta per i possessori di Green pass “rafforzato”, ovvero vaccinati e guariti.

PROROGA STATO DI EMERGENZA

Nel frattempo il Governo, considerato l’impatto, più aggressivo del previsto, della variante Omicron del virus in Gran Bretagna e in altri Paesi europei ha ufficializzato il prolungamento di tre mesi, fino al 31 marzo dello stato di emergenza, che potrebbe essere prolungato anche fino a giugno. Sul tavolo, il nuovo dl che servirà a mantenere la struttura anti-Covid. Lo stato di emergenza, lo ricordiamo, è regolato dalla legge 225 del 1992, che ha istituito il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, poi aggiornata nel 2018 da un decreto legislativo in cui si dice che questo strumento “non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”. L’ultima proroga scadrà il 31 dicembre 2021, ma la possibilità di prorogarlo finirà il 31 gennaio del 2022. La richiesta di prorogare lo stato di emergenza fino a dopo l’inverno, richiede quindi un largo consenso politico, un passaggio in Parlamento e una legge apposita. Con lo stato di emergenza, il Governo può ricorrere agli ormai famosissimi Dpcm, cioè decreti che non devono passare dal Parlamento per ottenere il via libera. Le Regioni possono continuare a firmare ordinanze e la Protezione civile agire con poteri eccezionali.

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

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