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DEF: LE OSSERVAZIONI DI CONFAPI IN SENATO

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L'intervento del vicepresidente Napoli: «Necessari interventi espansivi di medio e lungo periodo»

 

Confapi è intervenuta oggi in audizione presso la Commissione Bilancio del Senato della Repubblica per esprimere le proprie osservazioni sul Documento di Economia e Finanza 2023. Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, ha espresso una cauta soddisfazione e nello stesso tempo ha portato ai parlamentari la preoccupazione delle piccole e medie industrie che “ora più che mai necessitano di interventi espansivi di medio e lungo periodo per garantire alle imprese quella competitività necessaria e per continuare a essere protagoniste nei nuovi mercati europei e internazionali”.

In merito alla riforma Fiscale, Confapi ha confermato l’apprezzamento sui principi contenuti nella legge delega finalizzati alla sburocratizzazione e alleggerimento degli adempimenti fiscali sia a carico delle persone fisiche sia degli imprenditori. Bene quindi l’ipotesi di un’abolizione completa dell’Irap nonché di una diminuzione dell’Ires per gli utili reinvestiti. La Confederazione propone una completa detassazione degli utili se portati a capitale sociale e con un limite temporale che impedisca una diversa destinazione dell’utile conseguito. Per quanto riguarda l’impegno del Governo per l’abbattimento del cuneo fiscale, il vice presidente Napoli ha invitato a “essere più coraggiosi e perseguire in tempi brevi l’obiettivo di un effettivo taglio di almeno un terzo a favore delle imprese stesse, un passaggio essenziale per salvaguardarne la competitività”.

In relazione al Pnrr, l’invito è stato a “non indugiare”. Confapi ha espresso “preoccupazione per quello che potrà essere il cronoprogramma. Auspichiamo - ha detto Napoli - una maggiore attenzione alle prossime fasi evitando rallentamenti che potrebbero vanificare quanto di buono fatto finora, considerando che ci sono oltre 40 miliardi di euro di affidamenti da perfezionare entro dicembre 2023. Da parte nostra c’è la disponibilità a collaborare in ogni forma, mettendo altresì a disposizione degli enti locali il nostro Know how e i nostri tecnici sui territori”.

Il Vicepresidente ha quindi ricordato la necessità di garantire ai crediti d’imposta previsti dal Piano Transizione 4.0, anche negli anni futuri, il medesimo regime agevolativo previsto nel 2022, visto che tali crediti hanno subìto un decremento progressivo e da ultimo un dimezzamento netto delle aliquote tra il 2022 e l’anno in corso. Infine sulla questione Payback è stata rilanciata la proposta di Confapi: creare, se non ne fosse possibile l’abrogazione, una sorta di “No Tax Area”, una franchigia, destinata esclusivamente alle aziende di minori dimensioni.

 

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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