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Ritorna a Confapi Padova

E INTANTO IL CREDITO ANCORA NON DECOLLA

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Importi medi (66 mila euro) e tasso di crescita (+0.2%): Padova al di sotto della media italiana. D’Onofrio: «Gli imprenditori non chiedono quello che non verrà loro concesso». La posizione di Confapi sul Mattino di Padova.

Non decolla a Padova la richiesta di credito delle imprese. A dirlo è Crif, la società che si occupa di analisi dei rischi per il sistema bancario italiano, che indica in provincia una crescita pari allo 0,2% rispetto al 2014, in contro tendenza rispetto ad una dinamica nazionale a + 4,5%. Anche dal punto di vista degli importi medi richiesti (66.838 euro) Padova è ben al di sotto della media italiana (72.805) e veneta (78.002). A puntare il dito contro il sistema del credito è Confapi Padova: «È evidente – spiega Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova – che in un contesto di continua flessione degli impieghi, gli imprenditori preferiscono evitare di richiedere quello che con ogni probabilità non verrà loro concesso». Ed a Padova, secondo elaborazioni Fabrica Italia su dati del Sistema Camerale e di Banca d’Italia, nel terzo trimestre del 2015 il totale dei depositi è salito a 21,095 miliardi di euro (+1.4% rispetto al 30 settembre 2014), con un saldo positivo di 286 milioni mentre gli impieghi si sono ridotti di 957 milioni di euro (il -6.2%rispetto al settembre 2014).

«I dati presentati da Banca d’Italia – dichiara Davide D’Onofrio – confermano un congelamento del credito che è una vera e propria zavorra per il territorio. Ci vogliono regole nuove per garantire al tessuto economico di sfruttare quello che continua ad essere, pure nelle incertezze dovute al quadro internazionale, un momento eccezionale per lo sviluppo».

LO STUDIO DEL CRIF. Lo studio ha messo in evidenza che il numero delle domande di finanziamento presentate dalle imprese italiane, nell’aggregato di ditte individuali e società, nel IV trimestre del 2015 ha fatto segnare un aumento del +8,1% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dato che porta l’incremento nell’intero 2015 ad un +4,5% rispetto all’anno precedente. Si tratta non solo della migliore performance dell’anno appena concluso ma, in termini assoluti, del trimestre che ha fatto registrare il maggior numero di richieste dal 2008 ad oggi. Al contempo, nell’ultimo anno si è assistito ad un ulteriore incremento dell’importo medio dei finanziamenti richiesti, attestatosi a 72.805 Euro contro i 69.478 Euro del 2014, sostenuto interamente dalla positiva performance delle società di capitale.

LA SITUAZIONE IN VENETO. Per quanto riguarda il Veneto, nel corso del 2015 il numero di richieste di credito presentate dalle imprese ha visto un lieve calo del -0,4% rispetto al 2014, in controtendenza rispetto al dato registrato a livello nazionale (+4,5%). A livello provinciale, l’incremento più sostenuto è stato registrato a Treviso, con un +2,3%, seguita a breve distanza da Venezia (+1,5%) e da Padova (+0,2%). Rovigo, al contrario, ha mostrato una decisa flessione rispetto al 2014, con un -8,5%, seguita da Belluno con -7,0%. Per quanto riguarda gli importi richiesti, il Veneto ha fatto invece segnare una crescita, pari a +3,0% rispetto al 2014, leggermente inferiore alla variazione rilevata a livello nazionale (+4,8%). Nel 2015 il valore medio regionale si è attestato a 78.002 Euro. In regione il record spetta a Verona, con 102.583 Euro, che ha fatto segnare la crescita più sostenuta in regione con un +11,2%, seguita da Vicenza, con 94.274 Euro. A Venezia l’importo medio si è attestato a 61.610 Euro mentre fanalino di coda è risultata la provincia di Rovigo, con un importo medio che si è fermato a 52.628 Euro.

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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