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IL “PROGETTO MARTINA” DEI LIONS RIPORTA I GENITORI A SCUOLA

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Oltre 500 mila studenti coinvolti dal 2007 a oggi, ora si entra nella seconda fase del progetto avviato dai Lions, che Confapi è lieta di promuovere. Il professor di Maggio: «desideriamo che i genitori siano in grado di “informare” i figli al momento giusto e nel modo giusto». Le scuole padovane stanno aderendo con entusiasmo all’iniziativa, man mano che ne vengono a conoscenza: prossimi appuntamenti il 20 aprile al Duca degli Abruzzi e al San Benedetto da Norcia.

    
 La campanella stavolta suonerà per i genitori, perché la battaglia contro i tumori si combatte con la conoscenza e inizia a scuola, informando sulle metodologie usate contro un male che può essere vinto. E’ la seconda fase del Progetto Martina dei Lions, che, dopo aver informato oltre 500 mila studenti di tutta Italia sulla possibilità di evitare alcuni tumori seguendo alimentazione e stili di vita corretti, coinvolgendo oltre 1.200 scuole dal 2007 a oggi, avvia ora un nuovo percorso: educare gli adolescenti alla salute riportando i genitori dietro i banchi.

I risultati di alcune precedenti esperienze, sia passate sia recenti, hanno convinto i Lions ad attivare in modo strutturato e armonizzato questo nuovo percorso che permetterà di far arrivare messaggi salvavita anche a studenti di età inferiore ai 16 anni. L’Associazione Italiana dei Genitori e la Federazione Nazionale Insegnanti hanno condiviso l’iniziativa e gli Istituti scolastici superiori padovani stanno sposando con entusiasmo a questa seconda fase del Progetto, che si avvale del patrocinio del Comune di Padova. L’esperienza padovana sarà di stimolo e da guida a molte altre città.

«La metodologia di comunicazione, utilizzata da medici esperti e formati, si basa sul convincimento che la lotta ai tumori non si vince terrorizzando o vietando ma con la cultura, unico strumento che può garantire il necessario e duraturo impegno personale sulla base di scelte consapevoli» sottolinea il professor Cosimo di Maggio, coordinatore del Progetto. «I risultati che si ottengono sono entusiasmanti: il 50% dei ragazzi modifica in modo positivo e persistente il proprio stile di vita (alimentazione, attività fisica, abitudine al fumo). Per raggiungere l’obiettivo di informare anche i più giovani i Lions hanno scelto un percorso laborioso ma probabilmente efficace: coinvolgere anche i genitori, in modo che siano da esempio in famiglia e siano loro a trasferire queste conoscenze ai loro figli più giovani nel modo e nei momenti più opportuni».

La seconda fase è partita con una “tappa” pilota al Marconi, lo scorso 7 marzo, e ha visto un ampio coinvolgimento dei genitori. Seguiranno, gli incontri del 20 aprile al Duca degli Abruzzi e al San Benedetto da Norcia, per poi proseguire il 4 maggio al Liceo Santa Maria Ausiliatrice, il 5 maggio al Liceo Tito Livio e il 15 maggio al Liceo Galilei di Selvazzano. Seguiranno poi gli incontri al liceo Gymnasium, al Ruzza, all’Istituto d’arte Selvatico, al Bernardi, ai Rogazionisti, al Liceo Nievo, al Marchesi, al Dante Alighieri. Ma sicuramente molte altre scuole daranno la propria adesione appena riceveranno l’invito.

Il Progetto Martina nasce nel 1999 con un incontro con gli studenti di Padova. Nel 2006 diventa “progetto”. Nel 2011 diventa Service Nazionale Lions e il Ministero dell’Istruzione riconosce il suo alto valore formativo inviando una circolare a tutte le scuole italiane. La prima fase si è rivolta direttamente agli studenti che, al termine dell’incontro e dopo un anno, compilano un questionario sugli argomenti trattati: la valutazione degli stessi permette una continua ottimizzazione.

A testimonianza dell’effettivo impatto degli incontri del Progetto Martina, le risposte al questionario a un anno di distanza dal primo incontro. Emerge che:
il 44% dei giovani ha ridotto o eliminato il fumo,
il 56% segue un’alimentazione più corretta e
il 66% ha iniziato una pratica sportiva.
«Sulla base delle attuali conoscenze» conclude di Maggio, «è possibile stimare che questi giovani, grazie alle informazioni ricevute e se manterranno un sano stile di vita, avranno una riduzione di rischio di contrarre un tumore nell’arco della loro vita del 30-50%». Per raggiungere questo obiettivo gli ex-studenti riceveranno periodici aggiornamenti.

Il Service è ispirato all’eredità morale di Martina, giovane ragazza colpita da tumore alla mammella, che nel suo testamento scrisse del personale desiderio che i giovani fossero educati «...ad avere maggior cura della propria salute... certe malattie sono rare nei giovani, ma proprio nei giovani hanno conseguenze molto pesanti».

Alla conferenza stampa di presentazione di questa nuova fase del Progetto, che si è svolta lunedì 13 aprile a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, sono intervenuti

-       Massimo Bitonci,  sindaco di Padova

-       Mario Marsullo,  Governatore del Distretto LIONS 108 TA3

-       Cosimo di Maggio, coordinatore nazionale del Progetto Martina

-       Urbano Brazzale, Direttore Generale dell’ULSS 16-Padova

-       Fabrizio Azzolini, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana dei Genitori

-       Michele Visentin, dirigente scolastico

Diego Zilio
Ufficio stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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