Il confronto proseguirà nelle prossime settimane coinvolgendo l’intero arco istituzionale, con l’obiettivo di portare le istanze delle PMI al centro del dibattito regionale. Il vicepresidente con delega allo sviluppo istituzionale Franco Pasqualetti: «Vogliamo che chi si candida a guidare il Veneto ascolti le imprese, capisca le loro esigenze e si impegni a dare risposte concrete».
Confapi Padova ha avviato un percorso di confronto aperto e trasversale con il mondo politico e istituzionale in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Un’iniziativa che nasce dalla convinzione che solo attraverso il dialogo costante tra imprese, amministratori e candidati si possa costruire una visione condivisa per il futuro del Veneto. La crescita delle piccole e medie industrie non può essere scollegata dalle scelte strategiche che la Regione sarà chiamata a compiere nei prossimi anni.
«Il nostro obiettivo è molto chiaro: vogliamo che chi si candida a guidare il Veneto ascolti le imprese, capisca le loro esigenze e si impegni a dare risposte concrete», spiega Franco Pasqualetti, vicepresidente di Confapi Padova e Coordinatore Sviluppo Istituzionale. «Il dialogo con il mondo istituzionale deve essere continuo, non episodico. Per questo stiamo incontrando tutti i candidati, di ogni schieramento, con spirito costruttivo e senza pregiudizi».
Confapi Padova sta incontrando numerosi esponenti del panorama politico regionale: non solo il candidato governatore Alberto Stefani, ma anche Andrea Micalizzi, vicesindaco di Padova con deleghe ai lavori pubblici e infrastrutture, candidato dal Partito Democratico; Stefano Pozzi, HR manager, candidato nel Partito Democratico; Vanessa Camani, capogruppo PD del Consiglio regionale veneto e già deputata; Sabrina Doni, segretaria provinciale del Partito Democratico e già sindaca di Rubano; Enoch Soranzo, vicepresidente del Consiglio Regionale e capolista per Fratelli d’Italia; Luciano Sandonà, presidente della I Commissione consiliare (politiche istituzionali, di bilancio e programmazione), candidato per Fratelli d’Italia; Matteo Turetta, assessore del Comune di Teolo e coordinatore di Fratelli d'Italia dell'area Colli Euganei Nord; Filippo Giacinti, sindaco di Albignasego e candidato per Fratelli d’Italia; Eleonora Mosco, consigliera comunale e provinciale con deleghe allo sviluppo economico e politiche industriali, candidata per la Lega; Giorgia Bedin, sindaca di Monselice e candidata per la Lega; Elisa Venturini, consigliera regionale per Forza Italia e già sindaca di Casalserugo; Fabrizio Boron, presidente della Commissione regionale sanità e sociale, candidato per Forza Italia; Mirko Patron, già sindaco di Campodarsego e presidente della Provincia di Padova, candidato da Forza Italia; Lorenzo Innocenti, già candidato sindaco a Padova e oggi vicesegretario di Forza Italia.
Il confronto proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di coinvolgere l’intero arco politico e raccogliere impegni chiari su temi strategici per il sistema produttivo.
Tra i temi al centro del confronto, le infrastrutture rappresentano una priorità non più rinviabile. Il sistema produttivo padovano e veneto si muove ogni giorno su assi viari concepiti decenni fa, spesso inadeguati alle esigenze attuali. «Parliamo di arterie fondamentali per la logistica e la competitività delle nostre imprese – prosegue Pasqualetti –. È necessario completare e potenziare la SR 47 e la SR 308, migliorare il collegamento tra l’Alta e la Pedemontana, intervenire sulla SS 10 Padana Inferiore per liberare la cintura sud di Padova. E soprattutto, serve riprendere in mano il GRAP, il Grande Raccordo Anulare di Padova, con decisione e visione strategica».
Altro nodo cruciale è quello dell’Alta Velocità: Padova deve rafforzare il suo ruolo di hub naturale del Nord-Est. «Il rischio di essere tagliati fuori dai grandi corridoi europei è reale. Difendere la centralità logistica del nostro territorio significa proteggere un vantaggio competitivo che non può essere disperso».
Confapi Padova chiede anche una politica industriale che accompagni la crescita, rispettando il territorio ma senza penalizzare chi investe. «Il consumo zero di suolo non può significare crescita zero. Le nostre imprese non chiedono privilegi, chiedono spazi per crescere. Per questo abbiamo proposto di estendere la Zona Logistica Semplificata da Rovigo fino a Padova Sud, per sostenere la filiera logistica e manifatturiera e accompagnare lo sviluppo delle infrastrutture».
Sul fronte del credito e degli investimenti, le PMI venete continuano a dimostrare capacità di innovazione e resilienza, ma la macchina pubblica che dovrebbe sostenerle è spesso lenta e frammentata. «Serve una regia unitaria per sostenere la transizione energetica, la trasformazione digitale, l’export. Le imprese non chiedono sussidi, chiedono efficienza, tempi certi e interlocutori chiari».
Infine, il tema della capitalizzazione e della crescita dimensionale: «Le nostre aziende stanno dimostrando che si può crescere restando radicati nel territorio. Ma devono essere supportate da una finanza vicina alle PMI, con strumenti calibrati sulle loro esigenze. Oggi mancano soluzioni dedicate a chi vuole fare il salto dimensionale. È una priorità, e chiediamo che la nuova Regione la metta al centro della propria agenda».
«Noi imprenditori siamo pronti a fare la nostra parte – conclude Pasqualetti –, ma servono interlocutori istituzionali capaci di ascoltare, decidere e accompagnare la crescita. Noi ci siamo e stiamo facendo sentire con forza la nostra voce. L’auspicio è che dall'appuntamento elettorale del 23 e 24 novembre emerga una direzione chiara e condivisa. Perché il futuro del Veneto si costruisce solo insieme: con visione, responsabilità e un patto concreto tra politica e impresa».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
