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GIACINTI: «LE IMPRESE? IN CERTI CASI HANNO AVUTO PIÙ AIUTO DA NOI CHE DALLO STATO»

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Filippo Giacinti rieletto con un plebiscito, ci racconta le sfide che attendono Albignasego

 

La si può definire senza troppi indugi una percentuale bulgara. Filippo Giacinti è stato rieletto sindaco di Albignasego - il più grosso fra i comuni padovani chiamati al voto, con i suoi 26 mila abitanti - con quasi l’80% delle preferenze. «Segno che il lavoro svolto in questi anni, anche e soprattutto negli ultimi mesi contrassegnati dalla pandemia, è stato apprezzato. È un riconoscimento importante per il nostro lavoro», le sue parole. Ad appoggiarlo cinque liste: tre civiche e due legate a partiti nazionali (Lega e Fratelli d’Italia). Già pronto il programma amministrativo, frutto di mesi di lavoro condiviso. Confapi Padova lo ha intervistato il giorno dopo la vittoria.

Come avete cercato di stare vicini alle imprese nei mesi più difficili del Covid?

«Con le imprese abbiamo un filo diretto anche grazie alle associazioni di categoria del territorio. Nei mesi della pandemia siamo intervenuti in modo importante in loro aiuto, abbassando la tariffa sui rifiuti ed eliminandola nei mesi di chiusura. E poi abbiamo messo a disposizione più di 200 mila euro di contributi a fondo perduto. Posso dirvi che più di qualcuno fra gli imprenditori che ne hanno beneficiato ci ha detto che ha ricevuto di più dal nostro Comune che non dallo Stato».

E adesso che il peggio è alle spalle?

«Dovremo lavorare per metterli nelle condizioni di ripartire. Posso anche dirvi che Albignasego ha risentito della crisi meno che da altre parti, perché le chiusure sono state relativamente poche e sono state rimpiazzate da nuove aperture. La desertificazione che altri comuni hanno registrato, qui non c’è stata».

Uno dei temi chiave, anche per la specifica posizione di Albignasego nell’area metropolitana, è quello della viabilità.

«E ora stiamo attendendo che la Regione, dopo aver inserito, lo scorso anno, il raccordo della grande viabilità tra i progetti ritenuti prioritari, finanzi l’intervento per far partire i cantieri. Speriamo che la cosa si sblocchi al più presto per sgravare via Roma dal traffico. Ma sul tema c’è anche la volontà di completare il tratto di viabilità a Est, tra via Torino e via Roncon, per realizzare nuove rotatorie e rendere più fluido e sicuro il traffico: lo faremo entro la fine del prossimo anno. E siamo in attesa che Padova dia attuazione alle previsioni contenute nel Pati - il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale dell’Area Metropolitana - per intervenire sulla viabilità verso il capoluogo».

Quale la sfida più importante che vi attende?

«La viabilità è in assoluto al primo posto, ma il mantenimento dei servizi offerti non è secondario. Quello che abbiamo preparato è un programma in continuità con l’operato dell’amministrazione uscente, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e dell’inclusione. Ambiente, risparmio energetico e mobilità sostenibile sono temi che dovranno essere centrali anche per il futuro: l’incremento del patrimonio arboreo con più di 2.800 alberi messi a dimora, la nuova illuminazione a led, il trasporto pubblico elettrico e 6 chilometri di piste ciclabili devono essere il punto di partenza per politiche sempre rivolte al rispetto dell’ambiente. Quello che aspetta Albignasego è un futuro ancora ricco di obiettivi da raggiungere».

 

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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