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Legge di Bilancio 2017: le misure che più interessano le PMI

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È in fase avanzata di elaborazione la Legge di Bilancio 2017 che, unitamente al Piano Industria 4.0 del Ministero dello Sviluppo economico, dovrebbe contenere misure che interessano direttamente le PMI.
Un riepilogo delle più importanti:

Ires. È confermata nella manovra la riduzione prevista, per l’inizio del 2017, dell’Ires (l’imposta sul reddito delle società) dal 27,5% al 24%.

Incentivi. Superammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi, impianti e macchinari effettuati da tutti i titolari di reddito d'impresa (lavoratori autonomi compresi), che porta al 140% il valore della deduzione, riducendo la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte. Nel caso dell'acquisto di veicoli o altri mezzi di trasporto strumentali all’attività dell'impresa, però, il super ammortamento sarà ridotto al 120%. È previsto anche un Iperammortamento, attraverso l’incremento dell’aliquota fino ad una soglia del 250%, per gli investimenti privati su beni funzionali alla digitalizzazione delle imprese e per le tecnologie innovative.

Credito d’imposta in Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Un credito d’imposta per gli investimenti incrementali sul fronte della ricerca e dello sviluppo con aliquota raddoppiata dal 25% al 50%, con un massimale per ogni singolo beneficiario in crescita da 5 a 20 milioni di euro.

Flat tax. Previsione di una flat tax, uguale per tutte le imprese, al 24%. Questa nuova tassa, detta IRI, sarebbe destinata alle imprese individuali e alle società di persone che pur esercitando un’attività di impresa pagano, sui redditi prodotti, l’Irpef come un lavoratore dipendente soggiacendo ad aliquote che vanno dal 23% al 43%.

Finanza a supporto di Industria 4.0, venture capital e start up. Si prevedono detrazioni fiscali fino al 30% per investimenti che non superino un milione di euro in start up e PMI innovative, assorbimento da parte di società sponsor delle perdite di start up per i primi 4 anni ed agevolazioni fiscali mediante detassazione capital gain su investimenti a medio e lungo termine. Inoltre si prevede la creazione di un programma denominato “acceleratori di impresa”, che prevede di finanziare la nascita di un programma di nuove imprese con focus 4.0 attraverso una combinazione di strumenti agevolativi e attori istituzionali. Ulteriori iniziative programmate sono l’istituzione di Fondi di investimento dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti ad alto contenuto tecnologico e Fondi Venture capital dedicati a start up 4.0 in co-matching.

Competenze: Digital Innovation Hub e Competence Centre 4.0. Sul piano delle competenze e della formazione, il piano vuole diffondere una cultura 4.0 attraverso la diffusione di una scuola sempre più digitale e la valorizzazione dell’alternanza scuola lavoro mediante la creazione di percorsi universitari dedicati al potenziamento dei dottorati per la creazione di competence center e di digital innovation hub.

Banda ultra larga. Il piano prevede che tutte le aziende abbiano una connessione a 30Mbps e che almeno
il 50% delle stesse entro il 2020 abbia una connessione ad una velocità di 100 mbps.
La misura verrà finanziata tramite investimenti pubblici e privati.

Software aperti. I software che sono la parte qualificante degli investimenti dovranno essere, per consentire l’accesso alle agevolazioni, aperti e scalabili. Ciò perché i sistemi “proprietari” sono legati all’azienda fornitrice e, se questa tarda a fornire le “parti” mancanti, si blocca l’intero processo di innovazione, con spreco di denaro pubblico e perdite di tempo. Di qui la scelta dei sistemi open source, che hanno il vantaggio di potersi integrare più facilmente con quelli delle altre aziende.

Fondo centrale di garanzia. La misura del piano prevede la riforma del Fondo centrale di garanzia ed il rifinanziamento dello stesso con 900 milioni di euro per l’anno 2017.

Made in Italy. Il Piano si propone di attivare investimenti su catene digitali di vendita e di incrementare il supporto alle PMI con particolare attenzione ai centri tecnologici.

Contratti di Sviluppo. Negoziazione ed erogazione di finanziamenti personalizzati in base alle specifiche esigenze delle imprese con priorità su progetti 4.0.

Scambio salario - produttività. Si ipotizza un rafforzamento della detassazione del salario di produttività tra il 2017 e il 2020 con uno stanziamento di risorse pari a 1,3 miliardi.

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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