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PETRUCCI: «DAL 2010 A OGGI ABBIAMO FINANZIATO PROGETTI PER 60 MILIONI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO»

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Intervista a Daniela Petrucci, responsabile Direzione generale Inail Veneto: «Investire in questo campo per le aziende è un risparmio, il Bando Inail un’opportunità»

Duecentoquarantanove milioni di euro. È quanto mette a disposizione delle aziende l’Inail con il Bando 2017 per realizzare interventi volti al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli incentivi, ma anche l’aumento degli infortuni sul lavoro registrato nell’ultimo report dell’istituto e quanto la “non sicurezza” si traduca in un costo economico: sono questi gli argomenti della nostra intervista alla dottoressa Daniela Petrucci, responsabile Direzione generale Inail Veneto.

Quanto può essere risparmiato in termini di costi investendo sulle condizioni di sicurezza in azienda?

«In passato la mentalità comune concepiva gli infortuni sul lavoro quasi come una conseguenza inevitabile delle attività produttive, vi era una sorta di “cultura della fatalità” che riteneva sufficiente la garanzia economica assicurativa.

Al contrario, sempre di più nel corso degli ultimi anni, si è pienamente compreso che avviare interventi di prevenzione rappresenta, oltre che una battaglia di civiltà per l’affermazione della cultura della sicurezza, anche un investimento prezioso per i lavoratori, le aziende e l’intera collettività. Nell’ultimo periodo si è registrata una crescente attenzione per quanto riguarda le conseguenze degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, a causa dei costi della mancata sicurezza.

Tra gli oneri derivanti da infortuni e malattie professionali non rientrano infatti solo i costi finanziari dell’assicurazione sociale, ma anche i costi indiretti ed i costi sociali.

Secondo un’analisi OHSA (Occupational and Health and Safety Autohority) organizzazione internazionale per la salute e sicurezza del lavoro, il costo economico della non sicurezza - infortuni e malattie professionali -  è pari ogni anno circa al 4% del Pil mondiale, mentre in Italia si supera il 3%. La stessa organizzazione stima che ogni euro investito in prevenzione generi un ritorno economico di oltre due euro, con un rapporto costi/benefici decisamente vantaggioso.

Rispetto alle aziende, si evidenzia che il premio assicurativo Inail viene calcolato sulla base del tasso medio di tariffa relativo alla lavorazione svolta, rapportato alle retribuzioni erogate ai lavoratori, con importo che varia secondo l’andamento infortunistico aziendale, premiando quindi, in termini tariffari, le aziende nelle quali si verificano meno incidenti.

Nei primi due anni dalla data di inizio dell’attività di un’azienda può essere applicata, a domanda, una riduzione del tasso medio di tariffa in misura del 15% in relazione alla situazione dell’azienda per quanto riguarda il rispetto delle norme di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro (art. 20 della Tariffa dei premi OT20).

Dopo il primo biennio dalla data di inizio dell’attività, l’INAIL, in relazione agli interventi effettuati per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro può applicare al datore di lavoro che ne faccia istanza nelle modalità e nei tempi indicati dall’Istituto, una riduzione del tasso medio di tariffa in misura fissa

dal 5% al 28% (in relazione al numero dei lavoratori per anno del periodo), determinata come segue:

Numero di lavoratori-anno

Riduzione

fino a 10

28%

da 11 a 50

18%

da 51 a 200

10%

oltre 200

5%

Per usufruire di tale riduzione il datore di lavoro dovrà aver effettuato nell’anno solare antecedente la richiesta, investimenti in sicurezza nelle tipologie indicate ciascun anno dall’Istituto che possono riguardare a titolo esemplificativo: adozione di un Sistema della gestione della Sicurezza, un modello di Responsabilità Sociale, un modello organizzativo e di gestione di cui all’art.30 del d.lgs 81/08 o altri interventi specifici, quali analisi degli incidenti o quasi infortuni, verifica successiva dell’efficacia della formazione etc. (art. 24 della Tariffa dei premi OT24)».

 

Dal vostro ultimo report sul tema, si segnala un aumento degli infortuni sul lavoro in Veneto, nel 2016 sono infatti state registrate 75.041 denunce di infortunio, 1.735 in più rispetto al 2015. come deve essere letto questo dato?

«I nostri dati di riferimento sull’andamento infortunistico possono essere consultati al seguente link nella sezione Open Data:

https://dati.inail.it/opendata_files/downloads/daticoncadenzasemestraleinfortuni/tabelleRegionali/Tabelle_regionali_cadenza_semestrale_Veneto.pdf

L’andamento infortunistico nell’anno 2016, secondo i dati presenti in Open Data, è in aumento del 2% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda la totalità degli infortuni denunciati in Veneto, mentre dello 0,81% rispetto agli infortuni mortali.

Il dato risente almeno in parte della ripresa economica: l’aumento del numero dei lavoratori e delle ore lavorate ha come conseguenza un aumento del rischio. Inoltre occorre considerare che sono aumentati gli infortuni su strada, sia in occasione di lavoro che in itinere, e ciò probabilmente è dovuto al fatto che è corrispondentemente ampliata la mobilità dei lavoratori. 

In attesa dell’elaborazione definitiva, la tendenza per il 2017 è stata in lieve diminuzione per la totalità degli infortuni denunciati e un rilevante calo delle denunce degli infortuni mortali (-23%) come risulta dal Bollettino trimestrale degli infortuni all’indirizzo:

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/bollettino-trimestrale-2017.html».

 

Siete soddisfatti della risposta delle aziende del territorio di fronte agli incentivi messi a disposizione dal Bando in questi anni?

«Con i Bandi ISI - incentivi di sostegno alle imprese - in Veneto, nel periodo 2010 - 2017, sono state accolte quasi 1500 domande per progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, per un importo complessivo di oltre 60 milioni di euro di finanziamento erogati, a fondo perduto. Per il bando 2017 sono stati stanziati € 21.716.473 suddivisi in 6 tipologie di progetto, ricomprese, per la parte relativa agli stanziamenti, in 5 Assi di finanziamento differenziati per tipologia di intervento:

1. Progetti di investimento (di cui all’allegato 1) - Asse di finanziamento 1

2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’allegato 2) Asse di finanziamento 1

3. Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC) (di cui all’allegato 3) - Asse di finanziamento 2

4. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’Allegato 4) – Asse di finanziamento 3

5. Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore Legno e Ceramica (di cui all’allegato 5) - Asse di finanziamento 4

6. Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli (di cui all’allegato 6) - Asse di finanziamento 5.

Siamo molto soddisfatti della risposta delle aziende del territorio ai nostri bandi. La partecipazione supera sempre le nostre aspettative».

CONTATTACI PER UNA VALUTAZIONE PRELIMINARE SULLA FATTIBILITÀ DELL’INVESTIMENTO!

Per saperne di più leggi la nostra informativa tecnica

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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