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RIFORMA DEL FISCO: VIA LIBERA DAL CDM, ECCO COSA CAMBIERÀ

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Con il via libera del Consiglio dei ministri si mette ufficialmente in moto la macchina che dovrà portare nell’arco dei prossimi due anni alla completa riscrittura del sistema fiscale. Obiettivo semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni, e un nuovo rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria. Attraverso il Mef abbiamo riassunto gli snodi principali della riforma oggi in cantiere.

 

La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese.

Con la riforma dell’IRPEF si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci), il riordino delle aliquote Iva e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8.174 euro e pensionati 8.500 euro).

Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva.

«Le tre aliquote dell’Irpef le avviamo dal prossimo anno» ha dichiarato il viceministro dell’economia Maurizio Leo intervenendo a Porta a Porta. «L’obiettivo è questo, poi con i numeri sarei sempre cauto. La delega non detta numeri puntuali, poi ci saranno i decreti attuativi e con le risorse e senza sforamenti di bilancio si dovranno dare le coperture», ha aggiunto. «Da gennaio 2024 entrerà in vigore un modulo di riforma: troveremo le risorse e coperture necessarie. Abbiamo indicato le priorità e a quelle faremo fede».

 

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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