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Valerio: «SERVIZI ALLE IMPRESE, CREDITO, ALTA FORMAZIONE, ACCRESCIUTO PESO POLITICO: ECCO COME CONFAPI PADOVA FESTEGGIA I VENT’ANNI»

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Intervista al presidente di Confapi Padova Carlo Valerio in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell'Associazione, previste nel 2017


All’alba del 20° anno di vita di Confapi Padova, ricorrenza che sarà celebrata con una grande festa nel 2017, il presidente Carlo Valerio ripercorre i passaggi salienti del suo mandato - iniziato nel maggio 2014 - e traccia le prospettive future in vista dell’assemblea per il rinnovo delle cariche dell’Associazione, anche questa in programma il prossimo anno.

Presidente, il suo mandato ha percorso due strade: da un lato è proseguire il puntuale lavoro dell'Associazione al fianco delle imprese, dall’altro acquisire un peso politico sempre più marcato. Due cammini paralleli che però si intersecano nel comune obiettivo di mettere al centro del disegno gli interessi delle aziende.
«Sì, è così. Grazie all’accresciuto ruolo del nostro strumento operativo Veneto Più, oggi siamo in grado di offrire una vasta gamma di servizi in tutte le aree della gestione aziendale e della formazione del personale, e di rispondere a necessità che l’azienda si trova ad affrontare quotidianamente. Rendiamo disponibili informazioni sugli aggiornamenti normativi, rispondendo a specifici quesiti dall’ambito fiscale a quello legale, dall’area sindacale alla consulenza per l’estero e alla gestione della sicurezza in azienda. Oltre a ciò, Confapi ha svolto attività di rappresentanza nei confronti degli enti e delle amministrazioni, proponendo punti e “spunti” di vista, perché gli interessi delle imprese sono sempre un tutt’uno con quelli della società civile  nella quale operano. Abbiamo quindi cercato di porre all’attenzione dell’opinione pubblica battaglie a cui sono legato anche personalmente, come quella per la semplificazione dei contratti, l’integrazione dei nuovi italiani nel ferreo rispetto delle regole, la necessità di avere una classe di imprenditori altamente formata per comprendere e affrontare al meglio le sfide di domani».

Proprio legato a quest’ultimo punto c’è il Master in “Management dei processi di innovazione sostenibile” (Mapis), programma di alta formazione organizzato da Confapi in collaborazione con Federmanager e Istituto Salesiano San Marco, la cui seconda edizione partirà il 14 ottobre con quattro nuove proposte. Con che obiettivi avete iniziato questo percorso?
«La società cambia più in fretta di quanto riusciamo a comprendere, attraverso il Master vogliamo fornire gli strumenti per aiutare gli imprenditori a capire e anticipare i cambiamenti. Lo facciamo partendo dalla consapevolezza che le responsabilità di imprenditori e manager delle piccole e medie imprese sono numerose: oltre a disegnare l’avvenire dell’azienda e vivere consapevolmente le nuove sfide è fondamentale saper organizzare sempre meglio l’impresa, conoscere il mercato nazionale e internazionale per valorizzare l’offerta, mantenere l’equilibrio economico e finanziario, eccellere nelle competenze manageriali. E non distinguiamo tra giovani e vecchi, perché per continuare a fare impresa bisogna affrontare sempre gli eventi con l’energia dei giovani, e ben venga se è anche temperata dall’esperienza: l’età di chi intraprende non può e non deve essere solo una categoria dell’anagrafe».

In questi anni il mondo Confapi si è stabilizzato, sia a livello nazionale sia a livello regionale, anche, possiamo dirlo, grazie all’impegno di Padova, in prima fila nel promuovere e diffondere la rappresentanza di Confapi nel Veneto.
«Il Veneto rappresenta da sempre uno dei principali fulcri del tessuto produttivo italiano e il potenziale di Confapi nel contesto regionale è di grande respiro e può contare su strumenti già attivi in attuazione di intese sindacali e di accordi interconfederali. Inoltre, i passi compiuti ci hanno permesso di condividere su scala più ampia i servizi e le attività a favore delle imprese del territorio, dando vita a un soggetto di maggior peso politico nel momento in cui deve rapportarsi alle istituzioni e al mondo finanziario. In quest’ottica hanno potuto prendere corpo nuovi mandamenti, come quello di Este che, coordinato e promosso sotto la guida Renato Bissaro, sarà operativo già nei prossimi mesi».

Uno dei punti che hanno caratterizzato il suo mandato è stata la creazione nuovi strumenti di servizio per agevolare l’accesso delle piccole e medie imprese al credito bancario. Quali strategie sono state adottate per sostenere le pmi?
«Partiamo dai numeri. Gli ultimi dati della Banca d’Italia, aggiornati al giugno di quest’anno, dicono che i finanziamenti alle imprese del territorio padovano segnano ancora una flessione (-5,1%), più accentuata rispetto all’Italia (-3%). E allargando la prospettiva, negli ultimi cinque anni gli impieghi destinati alle nostre imprese sono crollati di un miliardo l’anno. A fronte di questa tendenza ormai in atto da tempo, risulta più che mai necessario per gli imprenditori riuscire a cogliere le opportunità di finanziamento che si presentano. Per questo, nel marzo 2015, abbiamo avviato Confapi Credit, la proposta dell’Associazione per sostenere le imprese nella ricerca di finanza ordinaria e straordinaria, e che  permette alle aziende di conoscere e monitorare costantemente il proprio stato di salute finanziaria – fabbisogni effettivi, scelta degli strumenti più appropriati e convenienti, patrimonializzazione e interventi straordinari. Mettiamo a loro disposizione un team di professionisti provenienti dal mondo bancario, della consulenza finanziaria e del controllo di gestione per affiancarle in maniera continuativa. In questa direzione va la convenzione stipulata tra Confapi e FriulAdria Crédit Agricole, che ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese del Veneto un plafond di 10 milioni di euro per finanziamenti finalizzati a favorire gli investimenti e a migliorare la competitività del settore. Quello di Confapi Credit è un apporto quanto mai importante oggi, proprio alla luce dell’ennesima contrazione degli impieghi alle imprese».

Nel suo programma di insediamento aveva subito sottolineato quanto credesse nella valorizzazione dei centri di studio statistico: oggi possiamo dire che Fabbrica Padova è, da questo punto di vista, un autorevole riferimento anche a livello mediatico, in grado di fare opinione.
«Solo la conoscenza approfondita degli stati di fatto e l’analisi delle prospettive sono in grado di aiutare a costruire strategie di sviluppo. Oltre a ciò, per ogni imprenditore deve essere un obbligo morale, oltre che una necessità di continua crescita personale, considerare il sapere, e non solo il saper fare, il vero patrimonio da preservare e far crescere. Se non sappiamo e capiamo in che mondo viviamo, cosa potremo proporre per continuare a sostenere e far prosperare le nostre imprese e con esse tutte le famiglie di collaboratori che vi sono legate?».

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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