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VENETO IN BILICO, ZAIA: «SIAMO VICINI AL RITORNO IN ZONA ARANCIONE, ASPETTIAMO L’ISS»

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Vaccini in azienda, disciplinare in definizione. D’Onofrio: «Dalla settimana prossima contiamo di poter coinvolgere le imprese»

Vaccini in azienda: alle 17 di giovedì 25 marzo riunione della cabina di regia coordinata dalla Regione Veneto per definire il disciplinare che sarà adottato. Confapi sarà presente, il direttore Davide D’Onofrio anticipa: «Dalla settimana prossima contiamo di cominciare a coinvolgere le imprese».

Intanto si attende il monitoraggio Iss di venerdì 26 marzo e l’eventuale ordinanza del ministro Roberto Speranza che potrebbe riportare il Veneto in zona arancione da lunedì 29, fascia che presenta regole e divieti più soft per scuola, negozi, spostamenti.

«Potremmo essere vicini al passaggio in zona arancione», ha affermato il governatore Luca Zaia nel corso dell’abituale conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera, per gli ultimi aggiornamenti sul Covid-19. «Le nostre proiezioni ci dicono che siamo con un Rt ai limiti della zona arancione, e cioè qualche decimo sotto l’1,25, attorno all’1,21-1,22. L’incidenza resta ancora intorno ai 250 casi su 100 mila abitanti, e la legge nazionale prevede che questi parametri debbono rientrare sotto soglia. Stiamo quindi aspettando con ansia la classificazione che ci viene data domani. Faccio presente che la prossima settimana, a livello nazionale, anche le regioni in zona gialla passeranno in arancione mentre i giorni festivi di sabato 3 aprile, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta saranno "rossi" per tutta Italia. Noi siamo stati tra le ultime regioni a entrare nella fase acuta, quasi un mese dopo gli altri. Non vorrei che adesso passassimo per quelli impestati con più contagi di tutti».

«Presto il Veneto comincerà a vaccinare contro il Covid anche gli over 65 che accompagneranno alla somministrazione della dose i cittadini over 80 o fragili», ha fatto il punto Zaia, «l’obiettivo è chiudere la vaccinazione della fascia degli over 80 entro metà aprile. Non è facile, perché tra i 400 mila ultraottantenni veneti ce ne sono circa 100 mila che devono essere raggiunti a domicilio. Per questo abbiamo anche pensato che, laddove le Ulss sono in grado di farlo, se c’è un cittadino di questa fascia d’età accompagnato da un over 65, che sia un convivente o un assistente è bene vaccinare anche l’accompagnatore. Per uscire dalla pandemia bisogna vaccinare e le imprese devono essere aiutate. Stamattina abbiamo fatto una nuova riunione con i direttori delle Ulss: dalla prossima settimana dovrebbe arrivare un contingente un po' più cospicuo di vaccini in modo da avviare anche le vaccinazioni in azienda».

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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