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ZAIA: «PER GLI OVER 50 NON VACCINATI ACCESSO DIRETTO AI CENTRI»

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La variante Omicron rintracciata anche nelle acque reflue del Veneto, che resta zona gialla. La proposta: «Asintomatici non vanno conteggiati come positivi».

 

Contagi, vaccini, nuove regole per contrastare la pandemia. Sono gli argomenti toccati dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia negli abituali incontri di aggiornamento con la stampa. «Per gli Over 50 non ancora vaccinati contro il Covid abbiamo previsto l'accesso diretto, senza prenotazione, in tutti i centri vaccini del Veneto in modo che possano mettersi in regola con l'obbligo vaccinale previsto dal nuovo decreto del Governo Draghi», ha ricordato il governatore venerdì 7 gennaio. «La variante Omicron non è da sottovalutare: le ospedalizzazioni ci preoccupano anche se sembra più leggera, perché su grandi numeri ce ne sono di più che vanno in ospedale». 

CONTARE O NO GLI ASINTOMATICI

Nell'incontro di giovedì 13 gennaio, Zaia ha rimarcato: «L'incidenza a livello regionale è di 2.238 casi su 100mila abitanti, il tasso di occupazione delle terapie intensive ha raggiunto il 20% ma, per fortuna, l'area medica è al 25% (su un limite del 30%) quindi la prossima settimana non saremo in zona arancione. Secondo un modello straniero affidabile sull'andamento delle curve, la punta dei contagi sarà il 23 gennaio mentre il 12 febbraio arriverà il picco dei ricoveri».

Significativo il punto toccato poco dopo: «L'ECDC, il massimo organismo europeo sulla pandemia, in questi giorni ha modificato la definizione di caso positivo: sono tutte quelle persone con tampone positivo e malattie respiratorie acute o con sintomi pseudo influenzali. Gli asintomatici positivi al tampone non vanno considerati. Questo cambierebbe la storia del Covid nel nostro Paese. Il tema è capire quanto infettano gli asintomatici ma i dati ci dicono che in Veneto la percentuale di sintomatici è sempre più in calo. Come regioni chiederemo al Governo di adottare le linee guida ECDC per i positivi nella prossima conferenza Stato-Regioni. Non dover fare il tampone agli asintomatici sarebbe già una boccata d'ossigeno per i nostri Covid point».

OMICRON NELLE ACQUE REFLUE
La variante Omicron è stata trovata anche nelle fogne. Nella conferenza stampa che aveva aperto il 2022 pochi giorni prima il presidente era stato affiancato dalla dottoressa Francesca Russo, che dirige la Prevenzione della Regione del Veneto e che ha portato i risultati di un interessante studio sulle acque reflue: «È un percorso iniziato da pochi mesi, sperimentale inizialmente ma ora regolamentato grazie a una direttiva europea. Con la Direzione Ambinente, Arpav e Gestori, sono stati mappati i depuratori nel Veneto: ogni settimana vengono prelevati campioni e ricercato il virus. Nelle ultime settimane abbiamo anche sequenziato il tipo di virus che viene riscontrato. Nella settimana dal 5-11 dicembre siamo stati l'unica regione a trovare Omicron, e la presenza è stata crescente, fino a trovarne l'80% nei campioni di virus riscontrati e sequenziati. Le altre regioni hanno iniziato a scoprire la Omicron nella settimana dal 12-18 dicembre, adesso è stata trovata in tutte le 15 regioni che eseguono questi test».

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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