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PROMEX "SALPA" E DIVENTA UNA REALTÀ REGIONALE: ECCO VENICEPROMEX

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Il direttore Conzato: «Costi razionalizzati e più servizi: le nostre aziende non devono perdere i contatti con l’estero»

Dal 1° dicembre Promex, l'azienda speciale della Camera di commercio di Padova dedicata all'internazionalizzazione, diventa una realtà regionale. Ma cosa cambia per le imprese e perché questa nuova veste? Il direttore Franco Conzato ci spiega i perché della svolta.

«Tutto nasce da un protocollo di collaborazione tra le cinque camere di commercio del Veneto, chiamate a lavorare quanto più possibile in sinergia per l’internazionalizzazione delle imprese. Esistevano il Nuovo Centro Estero focalizzato sui territori di Treviso/Belluno e Venezia/Rovigo, e Promex per Padova: all’interno di questo contesto abbiamo deciso di costituire una società consortile a responsabilità limitata, che si chiama VenicePromex: mette assieme tre soci paritari, vale a dire le camera di commercio di Treviso, Venezia e Padova. Il presidente è Mario Pozza, attuale presidente di Unioncamere del Veneto oltre che dell’ente di Treviso. A me la funzione di direttore».

Cambierà la sede?

«La base è posta a Marghera, all’interno del parco scientifico e tecnologico Vega, ma ci sarà una sede operativa importante a Padova, dedicata allo sviluppo la progettualità. Ora restiamo in Piazza Insurrezione, ma l’obiettivo è quello di spostarsi già nei primi mesi del prossimo anno in Fiera, sopra la Sala degli Estensi. L’ambizione è quella di sviluppare ulteriormente le politiche del territorio in collaborazione con la Regione, con cui definiamo il piano promozionale per il Veneto. Alla base la volontà di razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione proprio perché le nostre attività hanno già da ora un respiro sempre più regionale. Il tutto, però, ampliando i servizi».

Per le imprese che si rivolgono a voi cosa cambia?

«L’auspicio è quello di incrementare le attività e le proposte, il che si tradurrà in un beneficio per le aziende. In più ci saranno nuove attività. Ne cito una per tutte: proporremo strumenti di finanza agevolata a disposizione delle imprese che vogliono sperimentare attività di business all'estero. E aumenterà la collaborazione con le associazioni datoriali. Attività che prima svolgevamo solo a Padova - e a titolo di esempio cito una recente iniziativa come Health Chef, nata con lo scopo di diffondere uno stile salutare nell'alimentazione di tutti i giorni - ora saranno riproposte e ampliate su base regionale. Uno degli errori quando si dà vita a strutture sovraprovinciali è quello di perdere il radicamento col territorio: ebbene, l'abbiamo ben presente. Ecco perché sono rimaste e saranno valorizzate le sedi in loco, come quella di Padova».

Capitolo “missioni commerciali”: ovviamente non se ne può parlare a breve.

«Adesso su quel versante siamo forzatamente fermi, ma stiamo per lanciare un progetto a cui teniamo molto: la telepresentazione dei prodotti. Ci stiamo lavorando da un paio di mesi. Funziona così: l’imprenditore manda materiale campionario all’estero, facendolo arrivare agli uffici di un nostro partner, per poi presentarlo ai potenziali clienti. Abbiamo approntato un vero e proprio set televisivo che consente di far apprezzare quanto viene presentato, ad esempio zoomando sui dettagli e sfruttando l’alta definizione. Ovviamente in questo esempio mi riferisco a prodotti "inviabili", ma è possibile farlo anche per macchinari e prodotti di dimensioni maggiori, sempre sfruttando le riprese ad alta definizione, un po’ come quando il meteorologo davanti allo schermo ci mostra i cambiamenti del tempo. La base del progetto è in fiera, perché il contesto fieristico “fa sistema”, ma le telepresentazioni saranno svincolate dagli eventi. E, in questa prima fase sperimentale, cercheremo di non far pagare il servizio alle imprese».

Un modo per non perdere i contatti con l’estero, in attesa di quando si potrà tornare alla normalità dopo un anno in cui l’export veneto calerà in doppia cifra percentuale.

«Oltre al problema contingente della perdita economica per le minori esportazioni, bisogna porsi da subito il problema di quale sarà il futuro. Il senso di queste operazioni è proprio quello di non perdere i contatti con l’estero, pur in questi mesi complicati. Altrimenti, se rimarremo fermi, altri Paesi prenderanno il posto dell’Italia. E badate, le video-call si fanno e si faranno ancora, ma non sostituiranno mai completamente i contatti fra le persone, che comunque rimarranno basilari, almeno in fase di "aggancio" del clienti. Mi immagino uno scenario ibridato anche per il post-Covid, in cui comunque non verrà mai meno il contatto umano, poi da sviluppare in altre forme. Resta il fatto che il mondo non sarà più quello di prima e che noi non dobbiamo farci trovare impreparati».

Sarà quindi possibile contattare la nuova realtà a questi riferimenti:

VENICEPROMEX Agenzia per l'internazionalizzazione  S.c.a.r.l.

E mail: info@vepromex.it

Tel: 049 8208320 


Nel comunicarlo, VenicePromex sottolinea come i dati aziendali raccolti in questi anni, siano al sicuro! Dal 1° dicembre VenicePromex continuerà a informare le aziende in merito alle attività dedicate all'internazionalizzazione: chi è iscritto continuerà a ricevere le sue comunicazioni dall'indirizzo newsletter@vepromex.it.

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

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estero

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